130 metri di eleganza artistica. Un monumento a cielo aperto…

Caltagirone e le sue maioliche: viaggio nella cittadina siciliana resa celebre dalle ceramiche multicolori che adornano la famosa scalinata.
Panorama di Caltagirone con vista all’orizzonte dell’Etna, la cima più alta della Sicilia. 

Chiamata fin dai tempi antichi la “Regina delle montagne”, Caltagirone è adagiata su tre colline, tra le alture che collegano i monti Erei con gli Iblei, nel territorio della Val di Noto.
Situata a 68 km circa da Catania, la cittadina è il paese più famoso della Sicilia per la sua folkloristica maiolica, rappresentata attraverso diversi oggetti: dai piccoli souvenir ad uso domestico alle rinomate teste di moro la cui leggenda le vede protagoniste di un amore sospeso tra vendetta e gelosia e diventate oramai famosissime, molto ricercate e di gran moda.
Proprio nel cuore del suo centro storico sorge la sontuosa scalinata di Santa Maria del Monte, che collega la chiesa con Piazza del Municipio.

Una scala lunga circa 130 metri  nella quale ognuno dei suoi 142 gradini in pietra lavica è decorato con piastrelle di ceramica policroma prodotte dai ceramisti locali e raffiguranti motivi isolani fortemente scenografici.

Costruita nel 1600 per collegare la parte vecchia del paese con quella nuova, questo monumento del tutto originale è diviso in dieci settori, uno per ogni secolo, formato da quattordici gradini nei quali si alternano disegni geometrici e floreali che racchiudono le diverse anime storiche che caratterizzano la città, e quindi la storia della nostra ceramica: da quella araba a normanna, da sveva a spagnola, dal barocco fino all’ottocento. 
E’  inoltre  possibile, percorrendo questi famosi gradini, soffermarsi nei tanti negozietti di ceramica per acquistare souvenir caratteristici del luogo.

L’emblematica scalinata rimane per molti turisti, che annualmente visitano il paese, un magnifico monumento a cielo aperto grazie al quale una singola foto scattata, come ricordo, si riempie di luminosità per le ceramiche presenti. In particolare, la sua maestosità emerge in due eventi che si svolgono ogni anno: a fine maggio, durante l’Infiorata  nel corso della quale la scala è decorata con numerosissime piantine che insieme alle maioliche danno origine a uno sfavillante tripudio di colori  e, successivamente, in occasione della festa di San Giacomo, patrono del paese, nella notte tra il 24 e il 25 luglio la scalinata è illuminata con diversi lumini le cui fiammelle disegnano un arazzo di fuoco che riprende una figura decorativa. 

Vista dall’alto di una delle gradinate del giardino pubblico ideato da Giovanni Battista Filippo Basile che permette la visuale frontale del palco musicale in stile moresco al centro della villa.

 Caltagirone, quindi, rimane patria della ceramica siciliana, espressa al meglio in questo spettacolo che ha luogo nella parte vecchia del paese.

Nominata nel 2002 Patrimonio Mondiale dell’Umanità, la cittadina è inoltre ricca di chiese che si possono ammirare tra i diversi “carruggi” (strade e vicoli del centro storico risalenti al XI secolo circa) ed è nota anche per le manifestazioni di presepi, creati in terracotta, durante il periodo natalizio.
In una delle prossime giornate di sole e – speriamo – di libertà da questo cupo periodo, potremo percorrere questi 130 metri di maioliche e pietra lavica per godere del suggestivo panorama del “paese delle ceramiche”, così dolcemente ricordato.

Viviana Inghilterra


Inserito da Redazione 21 Aprile 2020

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