Ciclismo: Da Selinunte a Mondello, seconda tappa del Giro di Sicilia al colombiano Molano
Breve video del passaggio dei ciclisti dalla rotonda di Piazza valdesi all’arrivo della seconda tappa Selinunte-Mondello posizionato in Viale Regiona Elena.
Juan Sebastian Molano, della UAE Emirates, con il tempo di n 4h25’41” e alla media di 39,069km/h, ha vinto la 2/a tappa del Giro di Sicilia di ciclismo, partita da Selinunte (Trapani) e conclusa a Palermo davanti alla spiaggia di Mondello passando da Partanna, Portella della Ginestra, Carini e Capaci.
Dopo aver percorso 173 chilimetri sono saliti sul podio Filippo Fiorelli (Bardiani Csf Faizanè) e Matteo Moschetti (Trek) rispettivamente secondo e terzo.
«Nella scelta delle tappe – evidenzia l’assessore regionale allo Sport Manlio Messina – il governo Musumeci, in sintonia con Rcs Sport, ha privilegiato quei luoghi che grazie alle loro caratteristiche paesaggistiche potessero diventare occasione di promozione turistica in Italia e all’estero, grazie anche alle riprese televisive dall’alto. Il Parco di Selinunte si presta perfettamente a quest’obiettivo e sono certo che il ritorno di immagine per il comprensorio di Castelvetrano e per l’intera Isola sarà più che positivo».
«Un’occasione straordinaria – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – che la Sicilia non poteva lasciarci sfuggire. Un’opportunità per la nostra Isola di far conoscere nel mondo i suoi siti archeologici e le bellezze maturali e paesaggistiche in un momento dell’anno che invita alla vacanza culturale. Dopo la presentazione del Giro d’Italia, lo scorso anno a Segesta, ci riempie di gioia che ancora una volta un sito archeologico siciliano faccia da quinta scenografica a un evento di grande impatto».
La presenza del Giro diventa anche occasione per un’operazione di restyling, piccola ma preziosa: i percorsi dentro il Parco da sterrati infatti diventeranno a malta stabilizzata per permettere il passaggio delle bici. Resteranno, poi, fruibili per i visitatori, secondo una scelta ecocompatibile e rispettosa del sito.
«Un’occasione di grande visibilità – dice il direttore del Parco, Bernardo Agrò – che offre al nostro patrimonio storico un importante momento di diffusione».