Vela Rolex Middle Sea Race: Phaedo 3 finisce primo ma la vittoria va a B2
Di Edoardo Ullo
Foto Carlo Borlenghi
La 36ma edizione della Rolex Middle Sea Race ha vissuto di grandi emozioni. Mentre diverse imbarcazioni delle 111 presenti provenienti da 22 nazioni al via sabato scorso stanno concludendo il periplo della Sicilia e le relative 600 miglia per tornare a Malta, la competizione ha già espresso i primi verdetti importanti.
Il primo a tagliare il traguardo, nove minuti dopo la mezzanotte del 20 ottobre è stato Phaedo 3, il mod 70 trimarano di 21 metri di Lloyd Thornburg che ha conquistato la Line of Honour dei multiscafi. L’imbarcazione statunitense ha impiegato quasi 60 ore per coprire la distanza prestabilita. Per l’esattezza 2 giorni, 11 ore, 29 minuti e 41 secondi.
Niente record però visto che il vecchio Rambler (in acqua quest’anno c’è stato anche il “nuovo” Rambler, ndr) nell’edizione del 2007 concluse il periplo in meno di 48 ore. Tempi diversi, storie diverse, edizioni diverse: 8 anni fa ci furono condizioni durissime di vento e mare; questo appuntamento con la regata è, invece, stato accompagnato da venti deboli.
Phaedo 3 succede ad Esimit Europe 2 che dal 2010 al 2014 ha dominato la regata (e non solo la Middle Sea Race, ndr) tagliando per prima la linea del traguardo e che non era presente all’appuntamento 2015 a seguito della “pausa” ed i festeggiamenti per i venti anni del progetto “Esimit” di Igor Simic.
RAMBLER 88 IN EVIDENZA
La lotta per tagliare fisicamente per primo il traguardo è stata a due. Anche il “nuovo” Rambler 88 di George David si è ben difeso portando a termine l’impresa in 2 giorni, 16 ore, 18 minuti e 43 secondi arrivando, quindi, alle 4:48,43 del mattino. Risultato che ha permesso di conquistare la line of honour dei monoscafi.
Lloyd Thornburg di Phaedo 3 ha raccontato la sua regata:
“Fino alla sera prima della partenza per la regata abbiamo, purtroppo, dovuto lavorare alla riparazione di uno scafo e quindi non ci siamo potuti preparare al meglio come facciamo di solito. La partenza è andata bene fino allo Stretto: la navigazione è stata bellissima, poi però abbiamo trovato un buco di vento, ed è stata una vera dura uscirne. Con Rambler è stata una lotta bellissima per gran parte del percorso, le condizioni che abbiamo trovato sono state di vento leggero con mare incrociato, e per noi non sono le migliori, poi finalmente sono arrivate anche le condizioni in cui abbiamo potuto dimostrare il nostro potenziale in velocità. Arrivare per primi in questa Rolex Middle Sea Race è stato un sogno che è diventato realtà: erano 4 anni che volevamo fare questa regata perché è una delle prove d’altura di 600 miglia più famose, le altre le avevamo già fatte tutte, mancava solo questa. Lo scenario è davvero incredibile, soprattutto quando si naviga vicino a Stromboli. E insolito fare una regata così lunga ed essere sempre vicino a terra anche di notte si possono vedere le luci della città”.
IN CLASSIFICA COMPENSATA IRC, B2 LA SPUNTA DI APPENA 9 SECONDI
Il grosso delle emozioni, però, l’ha riservata la sfida tutta italiana sul filo dei secondi per la vittoria in tempo compensato del gruppo IRC tra B2 di Michele Galli ed il Iil Coockson 50 Mascalzone Latino.
Quest’ultimo ha superato la linea del traguardo dopo 3 giorni, 12 ore, 4 minuti e 30 secondi mentre B2 (un’Irc 52 progettato da Botin & Partners) ha impiegato 3 giorni 10 ore, 52 minuti ed un secondo effettivo.
I calcoli della classifica compensata hanno però premiato per appena nove secondi gli uomini di Galli ormai praticamente certi del bis dopo il successo (sempre IRC) del 2013.
L’equipaggio di Onorato, tuttavia, al momento è in testa nella classifica provvisoria compensata ORC proprio davanti a B2 (che ha avuto a bordo anche Francesco De Angelis) di quasi due ore. Si attendono gli altri arrivi per completare il quadro.
C’è ovviamente un misto di soddisfazione per la prestazione generale e delusione per il risultato nelle parole di Ian Moore, navigatore di Mascalzone Latino.
“Questa è la prima volta che abbiamo navigato insieme dopo oltre un anno ed abbiamo fatto una grande performance così siamo soddisfatti ma essere battuti per un margine così esiguo non è mai bello. Il nostro team e la nostra barca ha avuto un andamento positivo nelle diverse condizioni. Abbiamo avuto vantaggio dai venti leggeri. B2 era sempre più veloce di noi in linea retta e quindi nelle zone di transizione si sono ripetuti a Stromboli ed a San Vito Lo Capo. Abbiamo recuperato un ritardo di 14 miglia nel corso della prima notte passando l’Etna. Ci sono state tante occasioni in cui abbiamo pensato di aver potuto ottenere quei secondi preziosi, ma è andata così: è stata una gara emozionate e tatticamente difficile”.
L’edizione 2015 sta per volgere al termine (sabato sono previste le premiazioni dopo gli ultimi arrivi) ha visto un ottimo numero di partecipazioni: 111 imbarcazioni provenienti da 22 nazioni. Il record di presenze si è registrato lo scorso anno con 122 equipaggi al via.
http://www.rolexmiddlesearace.com/index.cfm
LE BARCHE ITALIANE AL VIA Sono state 32 – Ecco l’elenco:
AMAPOLA
AREONAUTICA MILITARE AZUREE
ARMONIA I
ARS UNA
ARS UNA.
ATAME
AURORA
B2
CANEVEL SPUMANTI
CIPPA LIPPA 8
DUFFY
ELMO’S FIRE
FOXY LADY
GAETANA
GAGARIN
GNOSIS
GREEN CHALLENGE
HAGAR II
JUNOPLANO
LIBERTINE
MARINERIA ITALIANA
MASCALZONE LATINO
MOWGLI – CIVA
Neo Double Banks Sails Racing
OJALA’ II
PEGASUS CITTA DI VERONA
RAINBOW
RUSSES
SAGOLA-BIOTRADING
SCIARA
Shirlaf.