ATLETICA FIDAL: UN ESERCITO DI ATLETI AL VAGLIO DELLA PROCURA DEL CONI

Sono 65 gli azzurri coinvolti nell’inchiesta antidoping condotta dalla Nado-Italia. Fra questi 26 gli atleti che rischiano due anni di squalifica per “elusi controlli”; a seguito delle indagine “Olimpia” scattata nell’estate 2014 per fatti che risalgono tra il 2011 ed il secondo trimestre del 2012.

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Di Edoardo Ullo

Sessantacinque gli atleti coinvolti nell’inchiesta antidoping chiamata “Olimpia” condotta dalla Nado-Italia. Di questi, 26 sono stati deferiti e la Procura Antidoping che chiede due anni di squalifica. Due gli articoli che sarebbero stati violati: 2.3 (eluso controllo) e 2.4 (mancata reperibilità).

Bufera nell’atletica italiana: fin troppo “leggeri” alcuni tesserati nel considerare la loro reperibilità imposta dal regolamento del CONI per i controlli antidoping a sorpresa.

Alfio Giomi, presidente della Fidal, che ha totale fiducia nell’operato della Procura Antidoping del Coni e spera, come ci auguriamo tutti, in un iter veloce della giustizia sportiva ha dichiarato – “Sia chiaro: parlare di casi di positività sarebbe sbagliato. Ribadisco quanto affermato il 18 settembre 2014 all’insorgere del caso. La somma di negligenze, superficialità, incompetenza e inadeguatezza è senza fine. Ma la vicenda riguarda tutto (o quasi) lo sport italiano, senza che questo sposti di una virgola la nostra responsabilità. Scaricare sugli atleti la responsabilità di quanto è accaduto (non si tratta in ogni caso di dopati) è troppo semplice. L’atleta è il punto di partenza e di arrivo del movimento, ma in mezzo ci sono tecnici, società, federazione, Coni”.

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Alfio Giomi (a destra) con il suo vice presidente Fidal, il colonnello della Guardia di Finanza Vincenzo Parrinello (comandante del Gruppo Polisportivo Fiamme Gialle nonché responsabile della disciplina di Atletica).
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Dei 26 atleti deferiti, ben 22 militano, gravitano (o sono stati tesserati) nei gruppi militari (8 Fiamme Gialle; 2 Aeronautica Militare; 3 Carabinieri; 3 Esercito; 2 Fiamme Azzurre; 3 Fiamme Oro; 1 Forestale).

Fra i ventisei atleti nessuno è stato sospeso e quindi potranno continuare a gareggiare. Si auspica che i tempi siano immediati e che il caso attualmente circoscritto in Italia non abbia ripercussioni a livello internazionale.

Il tutto coinvolge indirettamente anche chi gestisce l’atleta che non può essere negligente nei confronti del regolamento del Wada trasmesso dal CONI all’atleta affinchè rispetti le regole imposte dal World Anti-Doping Agency. chiamato “Whereabouts”.

Diventa infatti obbligatorio che l’atleta comunichi la propria reperibilità “Whereabouts”, attraverso l’apposito sistema sul web, con spostamenti anche minimi in ogni angolo del mondo per consentire i controlli a sorpresa.

Un conto però è la mancata comunicazione (reato a forma progressiva per il quale la squalifica scatta dopo tre inadempienze contestate singolarmente). Un altro conto è l’elusione del controllo (articolo 2.3), nel senso che non ci si è fatti trovare (scattando automaticamente).

Insomma sono regole base per i controlli antidoping, imposte principalmente per quegli atleti componenti le squadre olimpiche in elenco del CONI, che vanno rispettate. E sembra che non lo abbiano fatto i 26 atleti che hanno ricevuto la notifica a firma del Procuratore Generale Tammaro Maiello del provvedimento a loro carico e che la prassi vuole siano informate le federazioni di appartenenza con le Società sportive, Iaaf e Wada, World Anti-Doping Agency.
Le audizioni dovrebbero essere affidate a due sezioni separate dirette rispettivamente dal dottor Carlo Polidori, consigliere del Tar del Lazio e dall’avvocato milanese Luigi Fumagalli, arbitro Tas.

Molti nomi di spicco fra cui alcuni che hanno smesso di fare attività ed altri che rischiano di dover dire addio alle Olimpiadi di Rio 2016 laddove alla richiesta dovesse far seguito una condanna.

I fatti risalgono a un periodo compreso tra il primo trimestre del 2011 ed il secondo del 2012 quando, secondo la Procura di Bolzano che indagava sul caso Alex Schwazer (che nell’inchiesta risulta tra gli scagionati).

Non può non tornare alla ribalta l’articolo di Giuliano Foschini e Fabio Tonacci pubblicato su Repubblica il 26 settembre del 2014 dal titolo: Doping, bufera sul Coni: “Nessun controllo agli atleti che puntavano alle medaglie di Londra”

Nei sei mesi precedenti i Giochi del 2012  i 292 azzurri non furono cercati per gli esami. I carabinieri: il sistema delle verifiche una messinscena. Mai una sanzione contro gli sportivi che non si rendevano reperibili per i test. In trentotto avrebbero dovuto essere squalificati secondo le regole: tutti graziati…

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“Sport Militare e Doping: interrogazione dell’on. Cova” – è il titolo dell’articolo pubblicato su Repubblica il 15 febbraio 2015. Fra l’altro il Parlamentare del PD (foto sotto) chiede ai Ministri competenti di conoscere “se i comandanti dei Gruppi sportivi erano a conoscenza che atleti di tutte le discipline sportive appartenenti al proprio gruppo sportivo non avevano provveduto a inviare il modulo della propria reperibilità come previsto dal Codice antidoping del Wada e quale sistema di controllo interno abbiano messo in atto in questi anni per prevenire il mancato invio della reperibilità e del possibile uso di sostanze dopanti da parte dei propri atleti”…

E nel mese di ottobre del 2015 si dimette il professor Fabio Pigozzi responsabile dalla Commissione per la vigilanza e il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive del Ministero della Salute.

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Il professore Pinozzi, che è anche presidente della Federazione internazionale di medicina sportiva e membro del Foundation Board dell’agenzia mondiale antidoping (Wada) così come della Commissione medica del Cio (Comitato olimpico internazionale), spiega il perché delle dimissioni nell’articolo pubblicato su Panorama lo scorso 12 ottobre al seguente link: (http://www.panorama.it/sport/altri-sport/anti-doping-commissione-ministeriale-dimissioni-pigozzi/).

“Le dimissioni del prof. Pigozzi dalla Commissione di vigilanza doping sono un segnale importante dell’insopportabile conflitto tra controllore e controllato nel sistema antidoping italiano” – spiega Cova su Repubblica del 13 ottobre 2015. – Le dimissioni di Pinozzi. L’on Cova: “Silenzi inquietanti della Procura Coni. Serve un’agenzia antidoping veramente terza”

LA LISTA DEI 26 ATLETI DEFERITI
Ecco i 26 deferiti che per dovere di cronaca pubblichiamo. Tutti atleti di caratura internazionale e ben 22 appartenenti ai gruppi sportivi militari: 8 Fiamme Gialle; 2 Aeronautica Militare; 3 Carabinieri; 3 Esercito; 2 Fiamme Azzurre; 3 Fiamme Oro; 1 Forestale).

Andrew Howe (Aeronautica Militare, salto in lungo) per violazione dell’art. 2.3. del C.S.A. con richiesta di irrogazione della sanzione di anni 2 di squalifica e di non doversi procedere per l’addebito contestato di cui all’art. 2.4 del C.S.A;

Jaques Riparelli (Aeronautica Militare, velocista) per violazione dell’art. 2.3. del C.S.A. con richiesta di irrogazione della sanzione di anni 2 di squalifica e di non doversi procedere per l’addebito contestato di cui all’art. 2.4 del C.S.A;

Ruggero Pertile (Assindustria Sport Padova, maratona) per violazione dell’art. 2.3. del C.S.A. con richiesta di irrogazione della sanzione di anni 2 di squalifica e di non doversi procedere per l’addebito contestato di cui all’art. 2.4 del C.S.A;

Stefano La Rosa (Carabinieri, mezzofondo) per violazione dell’art. 2.3. del C.S.A. con richiesta di irrogazione della sanzione di anni 2 di squalifica e di non doversi procedere per l’addebito contestato di cui all’art. 2.4 del C.S.A;

Christian Obrist (Carabinieri, mezzofondo) per violazione dell’art. 2.3. del C.S.A. con richiesta di irrogazione della sanzione di anni 2 di squalifica e di non doversi procedere per l’addebito contestato di cui all’art. 2.4 del C.S.A;

Fabrizio Schembri (Carabinieri, salto triplo) per violazione dell’art. 2.3. del C.S.A. con richiesta di irrogazione della sanzione di anni 2 di squalifica e di non doversi procedere per l’addebito contestato di cui all’art. 2.4 del C.S.A;

Kaddour Slimani (Cus Parma, mezzofondo) per violazione dell’art. 2.3. del C.S.A. con richiesta di irrogazione della sanzione di anni 2 di squalifica e di non doversi procedere per l’addebito contestato di cui all’art. 2.4 del C.S.A;

Filippo Campioli (Esercito-AS La Fratellanza, salto in alto) per violazione dell’art. 2.3. del C.S.A. con richiesta di irrogazione della sanzione di anni 2 di squalifica e di non doversi procedere per l’addebito contestato di cui all’art. 2.4 del C.S.A;

Roberto Donati (Esercito, velocista) per violazione dell’art. 2.3. del C.S.A. con richiesta di irrogazione della sanzione di anni 2 di squalifica e di non doversi procedere per l’addebito contestato di cui all’art. 2.4 del C.S.A;

Daniele Meucci (Esercito, fondo e mezzofondo) per violazione dell’art. 2.3. del C.S.A. con richiesta di irrogazione della sanzione di anni 2 di squalifica e di non doversi procedere per l’addebito contestato di cui all’art. 2.4 del C.S.A;

Anna Incerti (Fiamme Azzurre, podista) per violazione dell’art. 2.3. del C.S.A. con richiesta di irrogazione della sanzione di anni 2 di squalifica e di non doversi procedere per l’addebito contestato di cui all’art. 2.4 del C.S.A;

Silvia Salis (Fiamme Azzurre, lancio del martello) per violazione dell’art. 2.3. del C.S.A. con richiesta di irrogazione della sanzione di anni 2 di squalifica e di non doversi procedere per l’addebito contestato di cui all’art. 2.4 del C.S.A;

Fabrizio Donato (Fiamme Gialle, salto triplo) per violazione dell’art. 2.3. del C.S.A. con richiesta di irrogazione della sanzione di anni 2 di squalifica e di non doversi procedere per l’addebito contestato di cui all’art. 2.4 del C.S.A;

Giovanni Faloci (Fiamme Gialle, lancio del disco) per violazione dell’art. 2.3. del C.S.A. con richiesta di irrogazione della sanzione di anni 2 di squalifica e di non doversi procedere per l’addebito contestato di cui all’art. 2.4 del C.S.A;

Matteo Galvan (Fiamme Gialle, velocista) per violazione dell’art. 2.3. del C.S.A. con richiesta di irrogazione della sanzione di anni 2 di squalifica e di non doversi procedere per l’addebito contestato di cui all’art. 2.4 del C.S.A;

Giuseppe Gibilisco (Fiamme Gialle-Poli Golfo, salto con l’asta) per violazione dell’art. 2.3. del C.S.A. con richiesta di irrogazione della sanzione di anni 2 di inibizione e di non doversi procedere per l’addebito contestato di cui all’art. 2.4 del C.S.A;

Andrea Lalli (Fiamme Gialle, mezzo fondo, fondo) per violazione dell’art. 2.3. del C.S.A. con richiesta di irrogazione della sanzione di anni 2 di squalifica e di non doversi procedere per l’addebito contestato di cui all’art. 2.4 del C.S.A;

Claudio Licciardello (Fiamme Gialle, velocista) per violazione dell’art. 2.3. del C.S.A. con richiesta di irrogazione della sanzione di anni 2 di squalifica e di non doversi procedere per l’addebito contestato di cui all’art. 2.4 del C.S.A;

Daniele Secci (Fiamme Gialle, getto del peso) per violazione dell’art. 2.3. del C.S.A. con richiesta di irrogazione della sanzione di anni 2 di squalifica e di non doversi procedere per l’addebito contestato di cui all’art. 2.4 del C.S.A;

Gianluca Tamberi (Fiamme Gialle, giavellotto) per violazione dell’art. 2.3. del C.S.A. con richiesta di irrogazione della sanzione di anni 2 di squalifica e di non doversi procedere per l’addebito contestato di cui all’art. 2.4 del C.S.A;

Roberto Bertolini (Fiamme Oro Padova, giavellotto) per violazione dell’art. 2.3. del C.S.A. con richiesta di irrogazione della sanzione di anni 2 di squalifica e di non doversi procedere per l’addebito contestato di cui all’art. 2.4 del C.S.A;

Daniele Greco (Fiamme Oro Padova, salto triplo) per violazione dell’art. 2.3. del C.S.A. con richiesta di irrogazione della sanzione di anni 2 di squalifica e di non doversi procedere per l’addebito contestato di cui all’art. 2.4 del C.S.A;

Marco Francesco Vistalli (Fiamme Oro Padova, velocista) per violazione dell’art. 2.3. del C.S.A. con richiesta di irrogazione della sanzione di anni 2 di squalifica e di non doversi procedere per l’addebito contestato di cui all’art. 2.4 del C.S.A;

Silvia Weissteiner (Forestale, mezzofondo) per violazione dell’art. 2.3. del C.S.A. con richiesta di irrogazione della sanzione di anni 2 di squalifica e di non doversi procedere per l’addebito contestato di cui all’art. 2.4 del C.S.A.

Simone Collio (Pro Sesto Atletica, velocista) per violazione dell’art. 2.3. del C.S.A. con richiesta di irrogazione della sanzione di anni 2 di squalifica e di non doversi procedere per l’addebito contestato di cui all’art. 2.4 del C.S.A;

Migidio Bourifa (X-Bionic Running Team, podista) per violazione dell’art. 2.3. del C.S.A. con richiesta di irrogazione della sanzione di anni 2 di squalifica di non doversi procedere per l’addebito contestato di cui all’art. 2.4 del C.S.A;

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In questa foto, Alex Schwazer

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La lista dei 39 atleti con RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE
Anche qui figurano nomi eccellenti, dal campione olimpico Alex Schwazer (che sta scontando la sua squalifica per doping, ndr), a Zhara Bani a Simona La Mantia a Chiara Rosa, solo per citarne qualcuno.
Anche qui gli atleti che navigano nei gruppi sportivi militari rappresentano la maggioranza dei presenti nell’elenco (Fiamme Gialle 14, Fiamme Azzurre 3, Esercito 6, Forestale 1, Fiamme Oro Padova 1, Carabinieri 2, Aeronautica 2).
Zhara Bani (Fiamme Azzurre, giavellotto) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Giordano Benedetti (Fiamme Gialle, 800 metri) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Laura Bordignon (Fiamme Azzurre, disco e peso) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Daniele Caimmi (Atl. Potenza Picena, maratona) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Fabio Cerutti (Fiamme Gialle, velocista) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Rosaria Console (Fiamme Gialle, mezzofondo, maratona) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Merihun Crespi (Esercito, mezzofondo, corsa campestre) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Elisa Cusma Piccione (Esercito, mezzondo) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Marco De Gasperi (Forestale, corsa in montagna) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Marco De Luca (Fiamme Gialle, marcia) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Elisa Desco (Atletica Alta Valtellina, fondo) per gli addebiti contestati(art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Alberico Di Cecco (ASD Vini Fantini, maratona, mezza maratona, podismo) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Emanuele Di Gregorio (Aeronautica, velocista) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Antonietta Di Martino (Fiamme Gialle, salto in alto) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Francesca Doveri (Esercito, pentathlon) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Yuri Floriani (Fiamme Gialle, podismo) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Ludovica Fogliani (Cus Bologna, peso, disco, martello) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
William Frullani (Carabinieri, prove multiple) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Anna Giordano Bruno (Assindustria Sport Padova, asta) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Leonardo Gottardo (Areonautica Militare, giavellotto) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Libiana Grenot (Fiamme Gialle, velocista) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Raffaella Lamera (Esercito, salto in alto) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Simona La Mantia (Fiamme Gialle, salto in lungo e salto triplo) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Marco Lorenzi (Fiamme Gialle) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Patrick Nasti (Fiamme Gialle, siepi, corsa campestre) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
J. Jacques Nkoloukidi (Fiamme Gialle, marcia) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Lorenzo Povegliano (Carabinieri-Bruni Pubbl. Atl. Vomano) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Daniela Reina (S. S. Lazio Atl. Leggera) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Lukas Rifesser (Esercito, 800m)per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Elena Romagnolo (Esercito, mezzofondo) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Chiara Rosa (Fiamme Azzurre, peso) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Giorgio Rubino (Fiamme Gialle, marcia) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Elena Scarpellini (Aeronautica Militare, asta) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Alex Schwazer (Vipiteno, marcia) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Claudio Michel Stecchi (Fiamme Gialle, salto con l’asta) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Valeria Straneo (Runnter Team 99 SBV, podismo) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Michele Tricca (Fiamme Gialle, velocità) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Michael Tumi (Fiamme Oro Padova, velocità) per gli addebiti contestati (art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.);
Matteo Villani (Ballotta Camp) per gli addebiti contestati(art. 2.3 ed art. 2.4 del C.S.A.).


Inserito da Redazione 14 Dicembre 2015
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