La Capitana dell’isola di nessuno – il nuovo libro di Mario Di Caro

L’intera storia ce la racconta Carmen Maria Mercede Villanuova, la protagonista, appena tornata nella sua isola. Lei è battagliera, ha l’anima inquieta e la chiamano la Capitana. E' colei che addolcisce l’arsura, legge i segni del Cielo ed usa il forchettone per scacciare via gli estortori.

Di Edoardo Ullo

Edito da Mursia, il nuovo lavoro del giornalista palermitano racconta la storia di Carmen, una donna bella, indipendente, sensuale in grado di far diventare la “Bottega delle melanzane” il luogo del futuro possibile.

Una storia intensa, forte, intrisa di sapori e sensualità non fini a se stessi ma arricchiti dalla resistenza civile.

“La Capitana è tornata sull’isola” è l’ultima fatica letteraria di Mario Di Caro, giornalista di La Repubblica dove ricopre il ruolo di responsabile alla cultura e spettacoli e già autore di diversi racconti (tra cui Mezzanotte al Teatro Massimo e L’ultimo miracolo di Santa Rosalia”.

Il libro, edito da Mursia (144 pagine, 12 euro), racconta la storia di Carmen, una donna bella dai lunghi capelli neri, indipendente, sensuale, capace di far nascere nella “Bottega delle melanzane” piatti prelibati i cui profumi si trasformano nella promessa di una vita migliore per tutti e di riscatto dalla miseria e dai soprusi.

In questo modo, la “Bottega” diventa il luogo del futuro possibile, un luogo dal quale si alzano venti benevoli che sanno di salmastro e di cannella. Un piccolo spazio magico incastonato in un posto dove il sole è più testardo di un mulo ed i suoi raggi acuminati sono lame bollenti, un isolotto che odora di capperi ed ha l’aspetto di un presepe dove si possono trovare le casette bianche dei pescatori in attesa di riempire le loro reti.

Ma come ogni bel gioco, dura poco: il malaffare avvolge la speranza e Carmen si trova di fronte ad un bivio dal quale deve scegliere: piegarsi o lottare. Anche contro i fantasmi che arrivano dal suo passato. Una favola nera, magica e crudele avvolta in un tripudio di colori ed i profumi di un luogo tenero e selvaggio al tempo stesso.

L’intera storia ce la racconta Carmen Maria Mercede Villanuova, la protagonista, appena tornata nella sua isola. Lei è battagliera, ha l’anima inquieta e la chiamano la Capitana. Sensualità, praticità ed assoluta voglia di combattere: lei addolcisce l’arsura, legge i segni del Cielo ed usa il forchettone per scacciare via gli estortori.
Carmen è una donna in grado di sedurre gli uomini con le sue grazie e la sua grinta, le sue mani di fata e gli occhi da gitana. Ed è una donna passionale, un personaggio mitologico e le sue melanzane profumano tutte di cannella, ribellione e riscatto.

La sua bottega è un coro armonioso di dolci al cioccolato, forchettate di zucchine fritte e gocce di passito.

a scheda del libro
La Capitana è tornata sull’isola. E ha una storia da raccontare: la sua. Perché prima di essere la Capitana lei era solo Carmen, una donna bella, indipendente, sensuale, capace di far nascere nella “Bottega delle melanzane” piatti prelibati i cui profumi si trasformano nella promessa di una vita migliore per tutti e di riscatto dalla miseria e dai soprusi. La “Bottega” diventa il luogo del futuro possibile da cui si alzano venti benevoli che sanno di salmastro e di cannella. Troppo bello per durare a lungo. Fiamme nere del malaffare avvolgono la speranza e Carmen deve scegliere: piegarsi o lottare. Anche contro i fantasmi che arrivano dal suo passato. Una favola nera, magica e crudele.

Mario Di Caro è giornalista di Repubblica. Ha vinto l’edizione 2014 del Premio Martoglio per il giornalismo.

http://www.mursia.com/index.php?option=com_content&view=article&id=283:di-caro&catid=85:in-evidenza

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