Barcellona ospiterà la 37a America’s Cup nel 2024

Ufficializzata la scelta della città della Catalogna, segnando così il ritorno della Coppa in Europa. L'annuncio di Grant Dalton di Emirates Team New Zealand e del Royal New Zealand Yacht. Lo skipper di Luna Rossa, Sirena: “Vamos!”

di Matilde Geraci
Sarà Barcellona a ospitare la 37a edizione dell’America’s Cup nel 2024. Dopo i numerosi rumours che la davano già come favorita, è arrivata martedì 29 marzo la conferma ufficiale: Emirates Team New Zealand e Royal New Zealand Yacht hanno infatti annunciato che sarà la città catalana la sede del prestigioso evento velico in programma tra due anni nel periodo settembre e ottobre, subito dopo le Olimpiadi di Parigi, segnando così il suo ritorno in Europa. La più importante manifestazione velica, nonché la più antica competizione sportiva al mondo, si era già svolta in Spagna, ma a Valencia, nelle edizioni del 2007 e del 2010.

La conferma è arrivata anche da Ada Colau, sindaca di Barcellona, attraverso un video pubblicato sul suo profilo Facebook istituzionale. “La nostra proposta economica e il rinnovamento del porto sono stati dei fattori decisivi”, ha detto. “Siamo una città nautica e vantiamo grande esperienza nell’organizzazione di eventi sportivi. Lavoriamo fin da ora affinché sia un grande successo per tutta la città”. La scelta è quindi caduta su Barcellona, che diventa così la prima sede al mondo a ospitare sia i Giochi Olimpici che un evento di Coppa America, poiché è “una delle città più iconiche, attraenti e più riconosciute al mondo, un misto di storia e modernità, quindi avere la possibilità di ospitare l’evento velico più riconosciuto al mondo è estremamente eccitante”, ha commentato Grant Dalton di Emirates Team New Zealand, attraverso una nota. “Come Defender dell’America’s Cup, abbiamo sempre sentito la responsabilità di far crescere l’evento, il pubblico e lo sport della vela su scala globale e certamente avere l’evento ospitato in una città significativa come Barcellona ci permetterà di spingere la traiettoria di crescita sulla scena sportiva globale. Quando si pensa alla 37a America’s Cup e alle gare dell’AC75 a poche centinaia di metri dalla spiaggia di Barcellona, dal lungomare e dalle zone di coinvolgimento dei fan del villaggio di gara, sarà niente di meno che spettacolare”.

Barcellona, che in finale ha battuto l’altra aspirante spagnola, Malaga, aveva presentato un’intesa tra enti pubblici e privati: il Governo della Catalogna; il Consiglio comunale della città; il Municipio; il porto; l’agenzia d’investimento di Barcelona Global e Barcelona & Partners; etc; per un totale di oltre 200 delle principali istituzioni cittadine, che hanno dato vita a un’iniziativa senza scopo di lucro, che avrebbero messo sul piatto circa 70 milioni di euro e che hanno collaborato in una vera e propria joint venture con l’unico obiettivo di fare di Barcellona una delle migliori città del mondo anche dal punto di vista delle attività economiche offerte, che vanno dalle strutture già esistenti per le regate (che andrebbero soltanto perfezionate nella zona del porto) alle infrastrutture tecniche per ospitare squadre, fan e media. Un grande rilancio globale anche sotto l’aspetto turistico, dopo i due anni di pandemia. Senza tralasciare la media di vento prevista di 9-15 nodi tra settembre e ottobre, quando cioè sono previste le gare. La città si è detta comunque già pronta a mettere a disposizione anche altri porti confinanti.

L’insieme di questi fattori ha fatto sì che alla fine, nella sorta di asta lanciata l’anno scorso, la spuntasse proprio Barcellona, riuscendo a diventare la candidata ideale e a far scartare dai neozelandesi detentori del trofeo, non solo l’Irlanda con Cork e Gedda in Arabia Saudita, ma anche lo stesso Golfo di Hauraki, rinunciando così alla possibilità di giocare nuovamente in casa, visto che l’edizione del 2021 (vinta dal team di Luna Rossa) si era tenuta proprio nelle acque di fronte alla città di Auckland, non riuscendo probabilmente a trovare la giusta determinazione (né gli appoggi necessari) per ripetere l’esperienza.

Grant Dalton a sinistra dei presidenti dei Circoli Velici rappresentati dai due team che hanno gareggiato ad Aukland per la finale delle 36ma edizione della Coppa America.

Grande esultanza anche da parte dello skipper di Luna Rossa, Max Sirena, una volta saputa dell’assegnazione alla capitale della Catalogna, che sul suo profilo Instagram ha scritto: “Vamos Barcelona!!!!”. Sirena e il suo team parteciperanno alla sfida sotto il guidone del Circolo della Vela Sicilia di Palermo. Ad oggi sono quattro i team iscritti: American Magic, Luna Rossa, Alinghi e Ineos.

Grant Dalton al centro
In queste immagini del 1997 il neozelandese Grant Dalton skipper della barca Merit Cup, la barca a vela che ha ospitato il Club Albaria a Palermo.
La barca, sponsorizzata dalla nota azienda di abbigliamento sportivo, è stata ormeggiata al centro del Golfo di Mondello per una settimana ed utilizzata per promuovere la vela facendo salire a bordo molti appassionati fra cui giornalisti e vip. Grant Dalton non ha perso occasione per chiedere a Vincenzo Baglione di avere delle lezioni di windurf ricambiando l’esperienza mettendolo al timone della barca a vela.

FOTO della 36ma Americas Cup: https://www.lunarossachallenge.com/it/gallery/833_36-AMERICA-S-CUP-PRESENTED-BY-PRADA


Inserito da Redazione 30 Marzo 2022
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