Chiemsee Windsurf Insel Marathon 2015

Andrea Pangrazi con un Windglider olimpico del 1981, ha concluso in 36ma piazza nella storica regata tedesca di windsurf del lago Chiemsee in Baviera, Germania vinta dal ceco Radim Kamensky.

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Di Edoardo Ullo

Il ceco Radim Kemensky ha vinto l’edizione 2015 della Chiemsee Windsurf Insel Marathon, rassegna internazionale che raduna tanti appassionati delle tavole a vela di tutto il mondo nelle acque del lago Chiemsee, in Baviera.

Tuttavia, uno dei protagonisti è stato Andrea Pangrazi, (Architetto – Docente di Tecnologia a Porto Recanati) che ha regatato su un Windglider Olimpico del 1981, tavola che è stata tra le protagoniste alle Olimpiadi di Los Angeles nel 1984.

Grande la soddisfazione all’arrivo per Pangrazi (Circolo della Vela Porto Recanati) che nonostante il suo 36mo posto è stato accolto dai giudici di regata e dal pubblico come trionfatore. Il suo riscontro cronometrico è stato complessivamente di 2h 38′ mentre le condizioni meteo sono state alternate e comunque difficili.
Il sabato si è regatato con venti leggeri e medio leggeri mentre la domenica è stata caratterizzata da raffiche di oltre 22 nodi. Tanti i ritiri per cui è il classico caso in cui l’arrivo equivale ad una vittoria. Un po’ come nelle maratone quando si corre principalmente per superare se stessi e per arrivare al traguardo indifferentemente dal tempo impiegato.

La gara bavarese Open (aperta a tutte le classi windsurf) è giunta alla sua trentaduesima edizione (esordio nel 1983 con 218 partenti) consiste nel circumnavigare le isole nel lago Chiemsee in due giorni: si sommano gli arrivi e si procede alla classifica.

Tra le isole interessate dal passaggio dei regatanti c’è quella di Herrenchiemsee sulla quale si estende un ampio parco dove sorge il Castello Vecchio (un convento) ed il Castello Nuovo fatto erigere dal Re Ludovico II di Baviera costruito sul modella della reggia di Versailes, nonché l’isola di Fraunchiemsee dove sorge l’Abazia femminile di Fraunworth.

Il percorso è di circa 24 miglia e quest’anno si sono sfidati in 60.

“Ho tantissime tavole – spiega Pangrazi, ormai veterano con quindici partecipazioni alla kermesse – ed ho avuto l’imbarazzo della scelta. Per quest’anno ho optato per il Windglider Olimpico. E come ogni tavola questa ha una storia: questa attrezzatura apparteneva a Paola Caramante e mi è stata donata da un amico che l’aveva acquistata da lei precedentemente. La tavola ha ancora gli adesivi di stazza relativi ai Campionati Italiani della classe che si svolsero a Cagliari nel 1981. Questo non è il solo Windglider che posseggo, ne ho altri 5 tra cui un tandem”.

Ed ha parlato poi della sua recente esperienza in Baviera e sull’andamento della sua prova:

“E’ la quindicesima edizione consecutiva a cui partecipo. Ed è sempre bello raccontare l’atmosfera che si respira in Baviera in questo periodo ma anche il clima internazionale che si vive in questo tipo di gare. In acqua non è stato semplice anche perché la vela triangolare oggettivamente non era molto adatta a sopportare il vento che è soffiato molto forte nella seconda giornata. Tante raffiche ed altrettante correzioni e cadute da parte mia. In prossimità del traguardo, saranno stati 100 metri o già di li, ho avuto davvero il timore di non riuscire a concludere questa maratona. Poi è andata nel modo migliore. In questi casi si gestisce più la volontà che altro”.

Ma Andrea Pangrazi non si ferma qui:

“Parteciperò all’attività Windsurfer ad altri manifestazioni (anche vintage e raceboard) in giro per l’Europa. Vorremmo creare una classe a livello continentale o internazionale per attrezzature d’epoca e vele triangolari che abbiano almeno 30 anni e che non siano steccate fino in fondo, ossia non fullbatten. C’è un discreto movimento anche in Europa, Olanda, Germania, Svizzera, Francia, Spagna, Grecia e Nord America”.

Per la cronaca della competizione bavarese, la cui prima edizione risale al 1983, oltre al successo di Kemensky c’è da segnalare il secondo posto dello slovacco Martin Potucky ed il terzo dello spagnolo Jakub Silva.

GLI ALTRI ITALIANI

Pangrazi, che è stato l’unico degli italiani ha concludere le due prove, gli altri connazionali si sono piazzati subito dopo. Mario Vianello (su un Lechener, Olimpico a Seul e Barcellona) ha chiuso 37mo, Adriano Toffolini 41mo (Lechener), Harti Loffler di Casagiove su un F2 è arrivato 50mo.

http://www.surfclub-chiemsee.de/

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In questa illustrazione: Windglider Surfing in the world.
Andrea Pangrazi possiede tutte le combinazioni di vele Windglider tranne quella arancione che cerca da 35 anni per la sua interessantissima collezione che non è limitata solo alla marca Windglider

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Inserito da Redazione 19 Ottobre 2015
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