Il ritorno di Pif con “In guerra per amore”, in scena una Sicilia piena di sentimenti
Di Greta Di Maria
Così come la mafia ci ricorda delle morti innocenti, un film malinconico come “In guerra per amore” riesce a portarci in vita. Siamo lontani dalle sparatorie de Il Capo dei Capi, dalla spettacolarizzazione di Squadra Antimafia e dal fascino ironico di Johnny Stecchino, “In guerra per amore” è una romantica commedia che racconta l’origine dell’ascesa della mafia in Sicilia.
Torna in campo Pif iniziando, lo scorso ottobre, le riprese del suo nuovo film che si concluderanno domani 11 dicembre a comunicarlo lo stesso regista su twitter. Nelle triple vesti di regista, di attore e di sceneggiatore, il siciliano Pierfrancesco Diliberto (in arte Pif), si è sbizzarrito sul set tra Erice e la Scala dei Turchi per inserire un po’ di suggestività che non guasta mai. Uno scenario di guerra con numerosi soldati e la scogliera bianca più famosa al mondo: un connubio perfetto per tornare indietro nel tempo, nel 1943, quando gli americani sbarcarono in Sicilia durante la seconda Guerra Mondiale. “In guerra per amore” è il prossimo film, prodotto da Wildside con Rai Cinema che, con una ciclicità profonda e differente dalla banale quotidianità della vita, racconta le origini della mafia mentre Arturo, il protagonista del film interpretato dallo stesso Pif, si dovrà arruolare all’esercito americano per riuscire ad ottenere la mano della sua amata Flora, interpretata da Miriam Leone.
E dopo il felice esordio con La mafia uccide solo d’estate, dai cinque milioni di euro d’incassi, diversi festival e premi vinti, tra cui l’Efa europeo per la migliore commedia e il premio giornalistico intitolato a Mario Francese, il cronista del Giornale di Sicilia ucciso il 26 gennaio 1979 da Cosa Nostra; “ In guerra per amore” è anche pronto per vincere una sfida con un cast quasi tutto siciliano, con Andrea Di Stefano, Stella Egitto e il giovane attore di Lampedusa Filippo Pucillo, già candidato agli Oscar con Terraferma di Emanuele Crialese.
Nove settimane di riprese, un continuo “ciak, si gira” di cui cinque settimane in Sicilia e quattro a Roma. E se c’è una cosa che sbizzarrisce più delle altre, è proprio il modo in cui Pif produce senza eccedere nei costi, utilizzando e promuovendo le preziose risorse della Sicilia per un turismo maggiore. E sono occasioni importanti come questa colte dal sindaco del paese di Realmonte, Lillo Zicari che, per quanto di sua competenza, ha “benedetto” le riprese. E noi che senza un motivo ben preciso tendiamo a non ricordarci della storia della nostra terra, non possiamo non rimanere commossi da un film come “In guerra per amore”, piacevole e vitale proprio come le acque siciliane.