Maxi Yacht Rolex Cup: tra disalberamenti e colpi a sorpresa ecco i vincitori della XXVI edizione
di Greta di Maria
Photo By: Rolex / Carlo Borlenghi
Anche quest’anno, come di rito, dal 7 al 12 settembre la Maxi Yacht Rolex Cup è approdata in Costa Smeralda per uno degli appuntamenti più appassionanti del calendario velico internazionale. Così, l’intensità delle brezze pari a 19 nodi, hanno fornito, ieri, un finale mozzafiato per la 26° esima edizione di una regata unica nel suo genere, dimostratasi la pietra angolare di una partnership tra Rolex e lo Yacht Club Costa Smeralda (YCCS). E’ stato Hap Fauth a portare alla vittoria Bella Mente nella Rolex Maxi 72 World Championship.
Con le sue condizioni del vento e del mare, le formazioni rocciose e le sue boe naturali, la Costa Smeralda diventa puntualmente il salotto dei migliori skipper, equipaggi e yacht del momento. Protagoniste dei cinque giorni di gara, sono state diverse sfide che, ispirando innovatori e amanti della tecnologia velica più all’avanguardia, hanno dato spazio all’ignoto e all’imprevisto. Le brezze e i venti hanno fatto senz’altro la loro parte per Robertissima III, vincitrice del secondo posto nella classe Maxi 72, grazie all’equipaggio italiano di Roberto Tomasini e il suo buon risultato ottenuto. A completare il podio è Momo di Dieter Schön che non ha mosso un piede sbagliato, perdendo la gara con soli 19 secondi da Robertissima III. A dominare la divisione Wally questa settimana è stata la 107 piedi Open Season di Thomas Bscher, vincendo cinque gare su sette e finendo comodamente davanti al vincitore dello scorso anno Sir Lindsay Oxen Jones con la sua Magic Carpet Cubed. Una vera e propria manifestazione a Porto Cervo, che ogni settembre, raduna le migliori flotte. E non sono le barche più «nuove» le sole ad andare «a gonfie vele», considerato il mix di condizioni che hanno fatto capolino in Costa Smeralda. Vediamo meglio. La lotta per la classifica mondiale nella classe Supermaxi, è stata vinta da Inoui. Un vero e proprio trionfo per Marco Vogele e la sua perla color verde pistacchio. E tra un’onda e l’altra il duello tra Comanche e Hetairos è stato arduo. Comanche alla Maxi Cup a Porto Cervo, la barca statunitense da oltre 15 milioni di dollari, considerato l’ultimo gioiello della tecnologia in carbonio che, dopo la vittoria nel Fastnet è stata di scena nella classica regata targata Rolex in Sardegna. Il nuovo 100 piedi Comanche è l’ultima invenzione di Jim H.Clark affidata a Ken Read, Ceo di North Technology Group. Ma, l’elegante barca americana sembrava minuscola accanto a Hetairos, ketch 219 piedi. E se la dimensione è stata davvero uno svantaggio, per Comanche la velocità è riuscita ad essere un vantaggio, portando l’intero equipaggio alla vittoria. A Piazza Azzurra, i proprietari vittoriosi sono stati premiati per aver vinto tra le acque difficili del Nord della Sardegna. A loro è stato donato un Rolex, con inciso un simbolo che contraddistingue i singoli vincitori.
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Foto: http://www.regattanews.com/photo.aspx?eid=363&clid=0&cid=36088