Pallanuoto: ITALIA-RUSSIA, gli azzurri fanno rotta su Palermo
di Angelo Morello
La piscina comunale fa il restyling in fretta per ospitare la Coppa del Mondo di pallanuoto il prossimo 14 marzo. Grazie al Telimar gli azzurri di Sandro Campagna, saranno di scena in via del fante contro la Russia per rafforzare la posizione di vertice nel girone C di qualificazione in vista della Superfinale ad otto prevista a giugno.
L’incontro è stato illustrato al Telimar dal presidente Marcello Giliberti. Erano presenti il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore allo sport Giuseppe Gini, oltre a Sandro Campagna e ai responsabili federali.
L’incontro sarà l’occasione per riaprire al pubblico la tribuna da 1000 posti dell’impianto di via del fante, da sempre precaria e cruccio delle amministrazioni che negli ultimi 50 anni si sono succedute a Palazzo delle Aquile. Nonostante la piscina venga considerata ancora oggi una delle realizzazioni più belle dal punto di vista architettonico nel settore dell’impiantistica sportiva.
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Gli interventi dei sette relatori, ben coordianti da Cinzia Gizzi, hanno trasmesso una sensazione di concretezza per la crescita sana della Città di Palermo non limitandosi al settore sportivo e con il solo recupero della Piscina Olimpica.
“Questo incontro – ha detto Orlando – è un pretesto per migliorare i nostri impianti. Sono consapevole che abbiamo problemi e criticità, pero’ noi palermitani abbiamo bisogno di un po’ di sana autostima”.
E il sindaco ha colto l’occasione per annunciare che il 2018, che sarà l’anno europeo dei beni culturali e vedrà Palermo capitale della Cultura, dovrà essere l’occasione “per mostrare le altre facce della cultura per fare vetrina delle eccellenze che ci sono”. E concludendo: “Voglio invitare lo sport a fare un cartellone delle eccellenze sportive”.
Marcello Giliberti, nel sottolineare che al più presto la formazione del Telimar di pallanuoto punterà decisamente alla A-1 sfruttando il suo vivaio e il suo settore tecnico, ha ricordato che la sinergia con l’amministrazione è indispensabile per raggiungere certi obiettivi.
L’aver portato a Palermo la Coppa del mondo ha significato stimolare l’amministrazione a rimettere in sesto uno degli impianti più richiesti e frequentati dai cittadini e dalle associazioni sportive, in un percorso di recupero di altri impianti che dovrebbe essere completato con la riapertura del Palazzetto dello sport, i cui lavori sono da poco iniziati, e la riconversione del “diamante” destinato a Fondo Patti a diventare un impianto polivalente.
Resta poi da decidere cosa fare del velodromo, ormai inutilizzabile per i ciclisti e chiuso anche alle manifestazioni musicali perché le tribune sono da tempo inagibili.
Infine, Sandro Campagna con sguardo nostalgico verso il golfo di Mondello, dove si affaccia il Telimar, esempio di brillante riconversione, prima era infatti un’area dove si praticava il tiro al piattello, nel ricordare le sue estati trascorse sulla spiaggia della località balneare palermitana dove il nonno aveva una cabina, ha raccolto l’assist del sindaco Orlando riguardo all’autostima. “Odio il commiserarsi e il piangersi addosso, penso che la lamentela sia l’alibi per il disimpegno e noi dobbiamo combattere la cultura dell’alibi, in tutti i settori”.
Sarà una Italia dunque, quella di Campagna, giovane e coraggiosa con un solo obiettivo, la qualificazione.
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In questa foto la sede polivalente del Telimar. Essa è una struttura che nasce dal vecchio Tiro al Piccione ed è l’unica che si è ampliata sul lungomare Addaura/Valdesi/Mondello nel rispetto del suolo pubblico e privato utilizzato. Una vasta area su cui svolgono varie attività ben organizzate anche ad uso esclusivo e che hanno generato un indotto positivo per la città di Palermo.
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In questa foto antica (archivio Peralta), parte del terreno utilizzato al tempo dell’impianto del “Tiro al Piccione”. Le gabbiette sul terreno contenevano i piccioni che venivano liberati usualmente da ragazzi.
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In questa foto (archivio Peralta) Il corpo centrale del vecchio “Tiro al Piccione”, oggi sede del Telimar, con le tribune per gli spettatori ed il muretto di recinzione dove è seduto uno dei bambini che venivano utilizzati per liberare i volatili dalle gabbiette poste in prossimità del mare.